Nota a margine. Il sonno della ragione genera mostri.

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Domenica 13 dicembre, Silvio Berlusconi è stato aggredito e ferito da una persona dopo un comizio a Milano.

Questo fatto, che con la democrazia e la civiltà non ha nulla da spartire, mostra un aspetto drammatico della nostra società: il progressivo, e apparentemente inarrestabile, scivolare nella barbarie.

Uno psicolabile in cura da dieci anni che si scaglia con violenza contro una persona, sia essa il presidente del consiglio o chiunque altro, non rappresenta nessuna idea politica, nessun pensiero, ma solo ed esclusivamente il disagio profondo di una società che non riesce a tenere sotto controllo sé stessa.

Un fatto, come è stato detto, da condannare. Senza se e senza ma.

Ogni altra considerazione è in più. Soprattutto quando contribuisca ad accelerare, fomentandolo, il processo degenerativo che spinge gli elementi più fragili a scatenare le energie peggiori contro un bersaglio che possa rappresentare -a torto o a ragione- un simbolo, un ideale collettivo.

Il sonno della ragione genera mostri: così Goya intitolava, due secoli or sono, una tavola dei suoi Caprichos. Quei mostri incombono ancora sull’umanità, e contro di loro l’unica arma è una ragione sempre vigile, soprattutto in politica.

7 pensieri riguardo “Nota a margine. Il sonno della ragione genera mostri.

    Emanuele Maestri ha detto:
    14 dicembre 2009 alle 11:52 am

    Un gesto vergognoso da condannare senza se e ma.
    E non giustifichiamo l’aggressore dicendo che era in cura da 10 anni….
    Chi attenta alla vita del Presidente del Consiglio deve pagare duramente, con il carcere.
    Ci sarà, comunque, un processo che accerterà la colpevolezza dell’aggressore.

    Da servitore dello Stato sono sempre dalla parte di chi lo rappresenta. Forza Presidente…Riprenditi al più presto perché l’Italia ha bisogno di un Capo del Governo in piena attività.

    Emanuele M.

    Alessandro OPSCG ha detto:
    14 dicembre 2009 alle 11:17 PM

    Concordo con quanto detto da Calibano.
    Il “passo indietro” auspicato, guarda caso, da alcuni esponenti dell’Opposizione, dovrebbe far riflettere tutti.
    La solidarietà dei “suoi” era quasi ovvia, ma doverosa.
    La cosa bella, e giusta, è stata il vedere quasi tutti gli esponenti politici del centro-sinistra, Presidente della Repubblica compreso, mandare un messaggio all’avversario ferito, andare a trovare l’ammalato, dire una parola di conforto ad una persona che era psicologicamente a terra.
    Chissà se, qualcuno di questi signori, abbia anche detto una preghiera…

    Alberto - Lodi ha detto:
    18 dicembre 2009 alle 11:35 am

    Non volevo si arrivasse ad un punto così. Mi spiace dirlo: è ora di finirla col buonismo!!! Quel povero minus habens è stato strumentalizzato!!!
    Santo subito? Stiamo scherzando? I giovani dei Centri Sociali, così dicendo, peccano di vilipendio alla religione.

    marta ha detto:
    18 dicembre 2009 alle 10:38 PM

    E’ stato colpito il Presidente del Consiglio e tutti attenti al fatto, ma … le altre violenze?
    Quelle che si consumano ogni giorno? Anche nome di ideologie politiche o religiose? Quelle non contano perchè non sono su persone che “contano”?

    La violenza è sempre stupidità ed è sempre un mostro. Peccato che – scusate se lo dico – dentro le case qualcuno ha detto “solo una statuina del Duomo gli è arrivata addosso? Gli è andata ancora bene e si meriterebbe ben altro”.

    Quindi chi sono i mostri? Quell’uomo psicolabile o quelli che sono bravi e buoni, ma vorrebbero fare lo stesso?

    Io direi che una preghiera di illuminazione c’è da recitarla per tutti.
    Tra l’altro la violenza (anche quella verbale del Presidente del Consiglio) passa sempre dalla parte del torto nel momento stesso in cui si manifesta anche se è per difendere un ragione sacrosanta.

    Che fine ha fatto il nostro pensiero? Forse sotto le unghie di gente che l’ha “oppresso, vilipeso, offeso, ecc.” … qualcuno tiene nel pensiero non fosse altro perchè “certi individui che contano” usano a proprio favore in modo indecente questi “cedimenti nella violenza”.

    Io mi schiero per la NON VIOLENZA in qualsiasi forma e su qualsiasi persona, ma mi schiero duramente contro la VIOLENZA VERBALE che fà altro che nasi rotti e traumi cranici.

    Mi dispiace per il Presidente del Consiglio, ma mi dispiace di più per altre persone che hanno subito le stesse violenze e non hanno tutte le coccole che ha il Presidente del Consiglio.

      Alessandro OPSCG ha detto:
      19 dicembre 2009 alle 1:21 am

      L’amica Marta, nei suoi interventi, denota una schiettezza e una fede uniche!
      Sono d’accordo con il suo intervento. A me, senza essere propagandista, dispiace per entrambi, in ugual misura: per il Presidente e per tutti coloro che subiscono violenze quotidiane.
      Speriamo che il bambino che sta arrivando porti un po’ di serenità a tutti, e allevi i dolori, fisici e spirituali!

    Emanuele Maestri ha detto:
    19 dicembre 2009 alle 2:02 am

    Vorrei dire a Marta che il Presidente del Consiglio è, sì, Silvio Berlusconi. Ma il problema che sia lui il Presidente del Consiglio è un fatto relativo. La cosa grave è che è stato attaccato un uomo che rappresenta l’istituzione con più potere reale della nostra amata e sgangherata Italia. Le risposte del Capo del Governo sono sempre difensive e mai attiva. Come si può fare un appunto a Berlusconi quando non se ne fanno mai ai vari Santoro, Travaglio, Di Pietro e Rosy Bindi (quest’ultima dovrebbe vergonarsi più di tutti per i suoi attacchi verbali essendo una ex presidente dell’AC)?
    La violenza è sempre deprecabile e va sempre condannata: sia essa rivolta ad uomo famoso sia verso Berlusconi o chi per lui.
    Auguriamoci non tornino gli anni buoi del terrorismo.

    marta ha detto:
    19 dicembre 2009 alle 3:19 PM

    Emanuele,
    sarà stato un errore di digitazione ma quel “auguriamoci non tornino gli anni BUOI del terrorismo” è troppo bello e significativo. Probabilmente volevi dire BUI, ma sui fatti c’è un atteggiamento da BUOI.
    E sull’attacco ad un uomo dell’Istituzione … bé anche i normalotti sono uomini e donne dell’Istituzione umana solo che poi non vanno a Lugano a rifarsi tutto.
    Quindi è bene separare quello che vogliamo dire senza fermarci al “A CHI HANNO FATTO DEL MALE” e forse spostarci nel “FARE DEL MALE E’ SBAGLIATO IN OGNI CASO ANCHE A FIN DI BENE” (su questo “fin di bene” se ne sono viste di belle anche nella Chiesa).

    Il male nasce da un pensiero “BUE E BUIO”, spesso è pensiero esasperato di un debole (anche se non psicolabile) che non ha il coraggio si opporsi nella quotidianità perchè … bé … perchè si perde “la faccia” e soprattutto … si perdono amicizie.

    Ma anche il male e l’errore hanno un aspetto di bene perchè dimostrano sui fatti QUELLO CHE NON DEVE ESSERE FATTO e, abituati come siamo a dire e a sentirci dire, quello che DEVE ESSERE FATTO … è un gran bene e porta ad un’analisi sui fatti e non sulla teoria di bene e male.

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