Nota a margine. Unfehlbar? Eine anfrage. Nuovi inattesi sviluppi.

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Unfehlbar? Eine anfrage. Infallibile? Una domanda.

Trentott’anni or sono Hans Kung pubblicava un testo, che fece assai discutere, com’era prevedibile, dal momento che l’infallibilità, messa in discussione sin dal titolo, era nientemeno quella del Sommo Pontefice, oggetto, peraltro, di una definizione dogmatica.
L’ormai ottantenne teologo svizzero, fu ricevuto un paio d’anni or sono da Benedetto XVI “in un clima amichevole” come sottolineò l’ufficio della sala stampa vaticano.

Evidentemente persino il Santo Padre, la cui difesa dell’ortodossia dogmatica è proverbiale, trova un tantino esagerato lo scagliar scomuniche sulla testa di chi osi solo discutere sulla sua infallibilità.

Hans Kung e il card. Ratzinger
Hans Kung e il card. Ratzinger

Di diverso avviso appare certa stampa, che per esser più realista del re, anzi: più papista del papa in persona, ritiene che sia addirittura da “rimuovere” il direttore di Famiglia Cristiana che ha osato mettere in discussione l’infallibilità. Non quella del Papa, come fece Hans Kung quarant’anni fa, bensì quella d’un signore che qualche anno addietro, còlto forse da tocco mistico (o qualcosa del genere che col misticismo aveva poco a vedere, non saprei), decise di ‘scendere in campo’ e darsi alla politica.

E’ davvero straordinario come ad ogni sussurro della sala stampa vaticana -quando non riguardi, beninteso, cose serie-, non pochi elzeviristi dell’italietta dei grandi fratelli, veline letterine e nani e ballerine, fanno a gara a chi starnazza più forte per ingigantire, deformare, amplificare a dismisura e dispensar sermoncini, pistolozzi e reprimende su episodi che hanno assai poco di straordinario e assolutamente nulla di nuovo.

Il primo numero di Famiglia Cristiana (1931)
Il primo numero di Famiglia Cristiana (1931)

Ne è un bell’esempio il caso, esploso in questi giorni, di ‘Famiglia Cristiana’ il cui direttore s’è permesso, udite udite, nientemeno che di esprimere una critica a Sua Infallibilità il Governo Italiano.
L’oggetto in sé è talmente trascurabile che, a parte un -peraltro simpaticissimo- direttore di telegiornale e pochi altri che potrebbero (per ovvie e comprensibilissime ragioni sulle quali non val neanche la pena di soffermarsi) trovarlo di un qualche interesse, mi sembra del tutto inutile commentarne il contenuto.
C’è, semmai, da osservare che è assai curiosa la pretesa di taluni secondo i quali un settimanale d’opinione che, come tanti altri, assume posizione su questo o quell’argomento, quando è ‘cattolico’ dovrebbe precludersi ogni possibilità di critica. Al governo di Sua Emittenza Reverendissima, naturalmente. Addirittura ci si scandalizza per lo ‘stile’. Roba da palati fini, insomma. Eppure non si direbbe a giudicare, almeno, dal tono e dai contenuti abituali di gran parte di questa stessa stampa che, mentre s’indigna con tanta schifata alterigia e che grida allo scandalo per qualche editoriale un po’ troppo piccante, abitualmente -e con toni decisamente meno miti e con linguaggio infinitamente più aggressivo- usa e abusa dello stesso diritto di critica, ricorrendo sovente a un fraseggio e ad una terminologia che sino a qualche anno addietro sarebbero stati oggetto di censura da parte della buoncostume. C’è chi grida allo scandalo e si straccia le vesti perché questo settimanale viene distribuito anche in alcune parrocchie. Vien da pensare che, forse forse, questi novelli Caifa vorrebbero che, per ‘par condicio’ venissero distribuiti nelle stesse parrocchie anche i comunicati stampa del Governo. Chissà forse sarebbe gradito anche un editto pontificio che obbligasse i reverendi parroci a darne pubblica lettura, coram Deo et coram Populo.

Il Presidente emerito F. Cossiga
L'emerito Presidente F. Cossiga

Nella discussione è intervenuto anche l’ex picconatore Signor Presidente Emerito della Repubblica Italiana fondata sul lavoro, che -a dire il vero- s’è mostrato più prudente del solito. E meno male: aetatem habet. Della serie “”meglio tardi che mai”…

Abbiam sentito rimbalzare da un notiziario a un altro il povero Padre Lombardi (solitamente ignorato affatto, o quasi, quando s’affanna a esporre cose ben più serie, quali ad esempio il pensiero ufficiale della santa sede in materia di fede e di morale) citato impropriamente come se volesse dichiarare una “presa di distanza” o addirittura una “sconfessione” di Famiglia Cristiana, mentre, al contrario, rammentava semplicemente, e con telegrafica sobrietà, un fatto risaputo ed ovvio: vale a dire che Famiglia Cristiana non è l’organo ufficiale del vaticano né della Cei; concetto ribadito in modo netto e chiaro in quest’occasione, anche per rispondere al fuoco incrociato della potentissima corazzata mediatica targata ‘Governo Spa’ su ‘una testata importante della realtà cattolica’, rea di critica a questo particolarissimo e singolare ammiragliato, unico al mondo, che in tutto e per tutto esprime le bizzarre anomalie dello stivale.

Sulla premessa di Padre Lombardi che indica in Famiglia Cristiana ‘una testata importante della realtà cattolica‘ i giudici della corte marziale dell’informazione sovvenzionata dalle entrate del pubblico erario han preferito sorvolare. Questa premessa, per i mandarini dell’informazione di regime (tale credo si possa definire, senza offesa, una informazione che incassa denaro dal finanziamento pubblico erogato dal regime) non era, a quanto pare, cosa rilevante. O forse, e soprattutto, non era utile citarla in modo corretto precisandone il significato senza dietrologismi, giacché in tal caso tutto questo gossip all’amatriciana si sarebbe rivelato per quello che è: puro e semplice ossequio a Sua Infallibilità l’Ammiraglio della corazzata governativa da parte di generali, colonnelli, tenentini, sergenti, caporal maggiori, e anche qualche recluta, in cerca di promozione sul campo.
Mi parrebbe un’ottima cosa che venisse adottata, per certo tipo d’informazione, la medesima iniziativa che è stata imposta ai pacchetti di sigarette. Un avviso del genere potrebbe andar benone: ‘Attenzione: nuoce gravemente alla salute mentale.’

Per finire voglio precisare un’ultima cosa. Sempre come promemoria, beninteso: per noi cattolici apostolici romani il Papa, a differenza di altri, si ritiene, ed è, infallibile solo quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il «suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani» e «definisce una dottrina circa la fede e i costumi».

3 pensieri riguardo “Nota a margine. Unfehlbar? Eine anfrage. Nuovi inattesi sviluppi.

    marta ha detto:
    17 agosto 2008 alle 8:17 am

    Oh là! Finalmente un po’ chiarezza e sincerità insieme ad una buona dose di umorismo.
    ‘Sta guerra di cervelli con tanto di generali ed il resto, deve pur finirla di … accappigliarsi sulle “briciole” (tanto per stare al Vangelo di oggi) e guardare invece cosa succede “sotto al tavolo” di quegli “eletti” o che si definiscono tali.
    Libertà di stampa e di parola sempre, libertà di pensiero … speriamo … ma usiamola bene ‘sta carta su cui si scrive.
    E’ utile una diversa interpretazione, ma è dannoso interpretare a pagamento.
    C’è stato un putiferio su un “dito alzato” di un pensiero che ha osato dire “Ma, veramente ….”
    Bravo Calibano, ma piuttosto di CORAM DEO (che si pensa sempre, chissà come mai, al Dio degli eserciti) sarebbe meglio un CORAM DOMINO … riferendosi ad un Signore chiamato in terra Gesù che su queste cose ci ha picchiato delle belle musate … e anche qualcosa di più (la vita … ma che vuoi che sia!).
    … e grazie anche per l’idea bella chiara sull’Infallibilità del Papa a cui va tutto il mio affetto.

    Archim. Mons. Virginio Fogliazza ha detto:
    18 agosto 2008 alle 2:19 PM

    Impostazione chiarissima circa il ” dogma” dell’Infallibilità del Romano Pontefice !

    Forse, c’è da aggiungere anche quello che Giovanni Paolo II aveva chiesto di studiare: il ” modo” di esercitare oggi il “primato petrino” .
    Non è poca cosa !
    Io spero che si approfondisca sempre più il primato petrino nella Carità .

    Il cammino della Chiesa, nella corsa della storia umana, necessita di approfondire le “verità della fede,”
    che rimangono intoccabili , ma bisognose di “attualizzazione”.
    Basterebbe ricordare il pensiero teologico sulla Chiesa prima del Concilio Vat.II con quello uscito dalla Lumen Gentium !
    Complimenti, Calibano!

    marta ha detto:
    18 agosto 2008 alle 5:38 PM

    Non è poca cosa no!
    Ma questo primato l’abbiamo visto all’opera e proprio in Giovanni Paolo II … quindi è fattibile e sempre rinnovato nel “modo” che, una indiscussa presenza dello Spirito Santo nella Storia indica ed inventa a secondo delle esigenze del momento storico in atto.
    Ma in definitiva si riduce al primo grande, infinito e rivelatore dono che lo Spirito Santo ha infuso nel Cenacolo e che ha spinto prepotentemente Pietro “fuori dalle mura sicure” per parlare ed urlare a tutti la meraviglia e la Verità di un Dio autentico e autenticamente vero e del Suo coinvolgimento d’amore nel/con/per l’uomo.
    “Essere intesi da tutti”. Questo è il 1°dono/effetto! Ed essere intesi da tutti usando la stessa parolae la stessa lingua: non cambia il modo con cui “dire”, ma cambia il cuore di chi “dice e le “orecchie e gli occhi” del cuore di chi sente.
    A Pietro il coraggio di parlare, a tuttà l’umanità il dono della comprensione. Un unico dono che si apre a fiore profumatissimo, che diventa, all’istante, dono per “uno” e dono per tanti per il profumo intenso percepito anche dai più distratti e che ha costretto molti a fermarsi a “guardare e capire”.
    Questo abbiamo visto, questo il mondo ha visto … e adesso dovremmo essere in grado di “percepire” tutti gli altri fiori che ci verranno, di volta in volta, regalati.
    La Parola è stata detta, la Parola è stata scritta, ma la Parola non ha “una scadenza” ed esige l’incarnazione.
    E per questa incarnazione siamo chiamati in prima persona ad inventarci, grazie allo Spirito Santo, la “attualizzazione” della Parola senza paura, ma con tanto amore di figli e timore realtivo. Verità, credibilità, attualità, viaggiano sempre insieme perchè credo siano gli altri “nomi” sconosciuti delle Tre Persone della Trinità.
    Grazie a tutti

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