In nome di Dio: giù le mani dall’acqua!

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Occorre fare barriera contro i predoni che vogliono mettere le mani sull’acqua.

Il nostro paese è ancora alle prese con il problema di una corruzione che lo vede quest’anno scendere al 61esimo posto nella graduatoria di Transparency International. L’anno scorso era al 55esimo posto .

Dati statistici a parte, tutti sappiamo come e quanto sia ancora efficiente il sistema della criminalità organizzata, in particolare le organizzazioni facenti capo a vere e proprie centrali come Mafia ‘Ndrangheta, Camorra e sacra Corona Unita, nell’accaparrarsi i big business, soprattutto quelli che fanno capo alle amministrazioni locali. E questo -si badi bene- non solo nel Sud del paese.

Sostenere il contrario equivale a mentire sapendo di mentire e negando l’evidenza.

L’acqua è prima di tutto un dono di Dio, un bene comune, indispensabile alla vita. La sua importanza è superiore a quella dell’elettricità e delle comunicazioni.

Senza l’acqua è impossibile sopravvivere. Senza una sua distribuzione -garantita sempre- le condizioni di vita si abbassano ad un livello di sottosviluppo pari a quello del terzo mondo. Chi ha le chiavi dei rubinetti dell’acqua ha un potere immenso, sconfinato e, se vuole, può mettere in ginocchio un’intera comunità.

Nelle condizioni in cui versa il nostro paese sotto il punto di vista della criminalità organizzata e della corruzione, non possiamo permetterci di affidare a privati la gestione di un bene così vitale e così strategico.

I padroni dell’acqua sono i cittadini. Tutti i cittadini e tutti insieme.

Se vogliono “privatizzarla” il solo modo è quello di riconoscere ad ogni utente che paga regolarmente le fatture una quota azionaria di una “public company” nella quale a nessuno sia consentito di detenere un’azione in più di quella che gli spetta.

Il progetto di privatizzazione è semplicemente criminale ed eversivo.

Dobbiamo fermare la mano dei predoni che vogliono impossessarsi di ciò che è nostro.

Adesso i politici hanno superato ogni limite.

Bisogna assolutamente dimostrare in modo pacifico ma fermo e serio la nostra volontà di difendere questo bene comune a tutti i costi e con ogni mezzo che lacostituzione mette a disposiione del cittadino.

Se non lo faemo ci renderemo responsabili di un crimine vergognoso, che peserà sulle teste dei nostri figli come un macigno.

Se non li fermereno saremo maledetti dalle generazioni che verranno dopo di noi.

Pensiamoci.

3 pensieri riguardo “In nome di Dio: giù le mani dall’acqua!

    Alessandro OPSCG ha detto:
    22 novembre 2009 alle 1:42 am

    VERAMENTE?

    Veramente vogliono commettere quest’altro crimine? Sarebbe il delitto più grande.
    Ricordo quando ero a Belèm e a Bragança Pará, dai “miei” Barnabiti: lì l’acqua é prezioso più dell’oro.
    É quasi luogo comune che i Governi del Sud-America siano corrotti, … fascisti…, feroci…. ma nessuno di questi Governi, nemmeno quello del brasiliano Lula, commetterebbe questo FURTO esecrando.
    L’acqua fa parte di noi, e sono convinto che dovremo difenderla anche col fuoco!!!

    Luca Giampiero ha detto:
    24 novembre 2009 alle 10:28 am

    L’acqua è un bene prezioso: che nessuno si azzardi a darle un prezzo!
    E’ di tutti!!

    Andrea ha detto:
    24 novembre 2009 alle 12:08 PM

    Viva Sora Nostra Acqua!

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